Enrico Maria Papes

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Enrico Maria Papes
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereBeat
Rock progressivo
Pop
Periodo di attività musicale1960 – in attività
EtichettaLa Ghenga, Ri-Fi, Miura, Telerecord
Album pubblicati7
Studio5
Live1
Raccolte1

Sergio Enrico Maria Papes (Milano, 21 agosto 1941) è un cantautore e batterista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio d'arte, da Palazzuolo sul Senio, il padre suona la tromba e il bandoneón in alcune orchestre; dopo alcune esperienze in complessi milanesi, nel 1961 entra nei Califfi, il complesso che accompagna Clem Sacco, con i chitarristi Gino Santercole e Gigi Rizzi.

Alla fine dell'anno successivo entra come batterista ne Gli Amici, il gruppo di accompagnamento di Guidone, che diventano poi The Ghenga's Friends e infine nel 1965 i Giganti.

Proprio nel periodo dei The Ghenga's Friends Papes scopre le possibilità della sua voce, che ha una tonalità molto bassa, e comincia a cantare nei dischi incisi per l'etichetta La Ghenga; inoltre adotta ufficialmente come nome d'arte il suo secondo nome, Enrico Maria, per evitare confusioni con il bassista Sergio Di Martino.

Dopo il primo scioglimento del gruppo, alla fine del 1968, incide due 45 giri per la Telerecord di cui uno, La filibusta, è la sigla dell'omonimo programma televisivo per bambini.

Torna poi nel 1970 nuovamente nei Giganti, fino allo scioglimento del 1972.

Nel 1973 canta nella canzone Sugli sugli, bane bane, eseguita da Le Figlie del Vento al Festival di Sanremo 1973.

Nel 1977 Papes riforma i Giganti con Marsella e con due nuovi componenti, William Fumanelli e Kambiz Kamboli, ma dopo due anni di attività dal vivo anche questa formazione si scioglie.

Per qualche anno Papes diventa tecnico del suono, seguendo in tournée i Napoli Centrale, Edoardo Bennato e Al Bano e Romina: quindi si ritira dall'attività musicale e apre un ristorante.

Nel 1992 però Sergio Di Martino lo ricontatta per riformare il gruppo ma nel 1993 torna alle proprie attività.

Nel 1998 insieme a Checco Marsella torna sulle scene e nel 2006 forma il quartetto vocale e strumentale che si esibisce tuttora con il nome "Giganti".

Dal 2010 porta in giro il recital Note Note e meno Note dedicato al grande cantautorato e dal 2012 lo spettacolo ...se fossi Fabrizio, dedicato a Fabrizio De André.[1]

Discografia da solista[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

Discografia con i Giganti[modifica | modifica wikitesto]

33 giri[modifica | modifica wikitesto]

CD[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni a compilation[modifica | modifica wikitesto]

  • 2003 - Beat And Pop (On Sale Music, 52-OSM-065; contiene Il cane e la stella, registrazione inedita del 1972)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Giganti, i di Nicola Sisto, pagg. 777-778 ed alla voce Guidone, di Antonio Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, pagg. 823-824
  • Ursus (Salvo D'Urso), Manifesto beat, edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990 (alla voce I Giganti, pagg. 119-120)
  • Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006 (alla voce Giganti, pagg. 63-65)
  • Marino Alessio - BEATi Voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60, edito per la serie "I libri della BEAT BOUTIQUE 67" - vol.1., novembre 2007. (Intervista ad Enrico Maria Papes, include discografia ed inediti e rarità)
  • Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia, edizioni Il Margine, 2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]